La sfida contro il Losanna prometteva emozioni ancor prima del fischio d’inizio: ultima partita dell’anno a Cornaredo, 100esima presenza di Renato Steffen in maglia bianconera e l’opportunità di chiudere l’anno in vetta alla classifica di Super League, aumentando il distacco dalle inseguitrici. Ma il campo ha raccontato una storia diversa, con i vodesi che, sfruttando al meglio le occasioni avute, si sono imposti per 4-1.
Il Lugano parte con il piede giusto, mostrando intensità e qualità. Già al 1° minuto, Zanotti sfonda sulla destra e mette un pallone insidioso in area, ma Letica anticipa Przybylko. I bianconeri controllano il gioco e spingono, ma al 10° minuto è il Losanna a colpire con un capolavoro di Alvyn Sanches: un sinistro dai 25 metri che si infila sotto l’incrocio, lasciando Saipi immobile.
Dopo il gol, i ragazzi di Croci-Torti tentano di riorganizzarsi, ma faticano a trovare spazi contro una difesa ben organizzata. Al 19°, il Losanna sfiora il raddoppio: Diabaté si ritrova solo davanti a Saipi, ma il portiere bianconero si fa trovare pronto.
Con il passare dei minuti, il Losanna prende fiducia e al 23° è ancora Sanches a creare brividi con un tiro che termina di poco a lato. Il Lugano si rifà vivo al 29° con una conclusione dalla distanza di Papadopoulos, che Letica devia in angolo.
L’ultimo quarto d’ora del primo tempo sembra scivolare via senza emozioni, ma al 44° succede di tutto: prima Koindredi viene ammonito per simulazione, poi un minuto dopo l’arbitro assegna un rigore al Losanna per un fallo di Hajdari su Dussenne. Dal dischetto, il capitano vodese non sbaglia, portando i suoi sullo 0-2.
Il Lugano torna in campo con un atteggiamento più aggressivo. Al 47°, Belhadj illumina la manovra saltando tre avversari e servendo Dos Santos, il cui tiro viene però intercettato dalla difesa.
Al 60°, Croci-Torti opta per un triplo cambio, inserendo Bottani, Valenzuela e Macek, e la scossa arriva al 69°: su un’azione insistita, Przybylko trova finalmente la via del gol, accorciando le distanze sull’1-2.
I bianconeri aumentano la pressione e vanno vicini al pareggio in diverse occasioni. Prima Bottani e poi Mahou, su assist di Steffen, sfiorano il gol, ma è ancora Letica a negare la gioia ai tifosi di Cornaredo con interventi decisivi.
Nel momento migliore del Lugano, il Losanna approfitta di un altro errore difensivo per guadagnare un secondo rigore. Ancora una volta, Dussenne si presenta sul dischetto e realizza il 1-3 all’83°.
Nonostante gli sforzi finali e una punizione ben calciata da Mahou, respinta ancora da Letica, i bianconeri non riescono a rientrare in partita. Nei minuti di recupero, un terzo rigore viene prima parato da Saipi, ma sulla ripetizione Sene chiude definitivamente i conti sul 1-4.
Nonostante il risultato, il Lugano ha mostrato carattere e spunti interessanti, soprattutto nella ripresa. Gli errori e le difficoltà incontrate contro un Losanna in grande forma saranno un’occasione di crescita per tornare ancora più forti e determinati. Il gruppo ha dimostrato di avere il giusto spirito per affrontare le sfide decisive che attendono i bianconeri nei prossimi mesi dopo la sosta.
Le tante partite giocate in più dal Lugano in questa prima metà di stagione sono sicuramente un fattore da tenere in considerazione. Un fattore determinante nella lucidità e forma fisica/mentale che emerge soprattutto dopo gli scontri europei del giovedì.
Giovedì 19 dicembre, i bianconeri torneranno in campo contro il Pafos all’Arena Thun per l’ultima sfida della League Phase di Conference League. Il campionato riprenderà il 19 gennaio 2025 con una sfida al vertice contro il Basilea.
Mattia Croci-Torti ha analizzato con lucidità la prestazione dei suoi ragazzi, evidenziando sia le difficoltà che i margini di miglioramento:
«Abbiamo sbagliato tante volte la partita dopo il turno europeo, ma siamo anche migliorati tanto rispetto alla scorsa stagione. La maggior freschezza degli avversari è stato sicuramente un fattore, tant’è che i tre rigori sono errori di stanchezza mentale. Dopo il gol di Sanches ci siamo spenti, e questo è quello che non deve succedere. Con i se e con i ma non si va da nessuna parte (riguardo al turnover). Bisogna anche essere sinceri: a volte non si gioca bene e vanno fatti i complimenti al Losanna».
Fondato nel 1908, FC Lugano milita attualmente nel massimo campionato di calcio svizzero, la Credit Suisse Super League.
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