“Voglio ripagare il Lugano per la fiducia che mi è stata data” – RSI Radiotelevisione svizzera

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Avrà il numero 91
Alto, biondo e con un fisico scolpito. Si è presentato così Kevin Behrens, il nuovo attaccante del Lugano 2025-26 arrivato da pochi giorni in Ticino. Anche se in realtà Sebastian Pelzer era sulle sue tracce da un paio d’anni: “Abbiamo parlato alcune volte di Chicago – ha confermato il 34enne – ma non se n’è mai fatto nulla. In ogni caso siamo rimasti in contatto e ora le cose sono andate a buon fine. Qui posso fare un altro passo nella mia carriera, è la prima volta che gioco all’estero. Voglio tornare a giocare e divertirmi, il progetto mi intriga con il nuovo stadio in vista e la possibilità, chissà, di tornare a giocare a livello internazionale”. Un profilo che ha stuzzicato anche Mattia Croci-Torti, che l’aveva conosciuto quando aveva affiancato Urs Fischer durante l’ottenimento del patentino: “Ho parlato con lui al telefono – ha continuato Behrens – e mi ha detto di portare a Lugano quell’intensità ed energia positiva che aveva visto allora sul campo”.
Il classe ‘91 non ha vissuto la sua miglior annata al Wolfsburg: dopo tre campionati da titolare con l’Union Berlino, conditi da diversi gol e dall’esordio in Champions e con la Nazionale, la scorsa stagione è stato usato con il contagocce. Come mai? “Bisognerebbe chiederlo a chi comandava – ha chiosato il diretto interessato – Comunque mi sono sempre allenato e non ho mai avuto problemi fisici”. Durante la presentazione ufficiale ai media c’era però un elefante nella stanza: il famoso rifiuto a firmare una maglia arcobaleno a cui si è aggiunta una frase contro gli omosessuali. Interrogato sull’episodio, Behrens non si è sottratto alle domande: “Ciò che ho detto non andava bene, non volevo ferire nessuno e per questo mi sono scusato. Non è stato un periodo semplice, c’è stato grande clamore, ma ho ricevuto la mia punizione. Ora voglio lasciarmi alle spalle questa storia e pensare solo al calcio giocato”.
Gli strascichi di quello scandalo però hanno evidentemente fatto effetto, visto che il tedesco è passato dall’essere un idolo dei fan (specialmente durante l’esperienza all’Union Berlino) a essere osteggiato dalla propria stessa tifoseria: “Beh… è uno Scheissgefühl. Ti fa capire quanto le cose cambiano velocemente nel mondo del calcio”. Ed allora Lugano può essere un nuovo punto di partenza, anche a 34 anni. “Voglio ripagare la fiducia che tutti hanno avuto in me qui, vedremo se ci riuscirò, lo sapremo solo a fine stagione. Ma sono pronto e voglio ripagare il Lugano per l’occasione che mi è stata data”.
RSI Sport 17.07.2025, 19:20
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RSI Sport 16.07.2025, 19:05
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