Thürkauf: «Oggi penso soltanto al Lugano, in un clima di nuovo entusiasmo» – Corriere del Ticino

Ha ripreso da dove aveva terminato, Calvin Thürkauf: un gol a Davos – e potevano essere due – ed il solito incredibile lavoro a tutta pista. Crede in questo Lugano, il capitano: «Il gruppo dà sempre il massimo e ne sono fiero», afferma. Sul suo futuro preferisce invece non sbilanciarsi: «Ogni giocatore sogna sempre un po’ la NHL, ma mi concentro sul presente: il club e i tifosi meriterebbero di tornare a vincere qualcosa di importante».
Nel bus che lo ha portato a Ginevra, il Lugano ha caricato tanta voglia di riscatto, dopo la sconfitta di misura rimediata a Davos. Nei borsoni i giocatori bianconeri hanno inserito la consapevolezza di aver comunque disputato una buona partita e un po’ di rabbia per la rete del pareggio annullata a Calvin Thürkauf a poco più di un minuto dalla terza sirena. Sarebbe stata doppietta, per il capitano, che si è affacciato al nuovo anno come aveva chiuso il 2023: da assoluto protagonista.
«A Davos – spiega Thürkauf – abbiamo subito una sconfitta frustrante, perché abbiamo giocato una buona partita. Credo che avremmo meritato di portare a casa almeno uno o due punti. Il gol annullato è stato un episodio importante, ma avremmo potuto e dovuto segnare prima. Le occasioni ci sono state. La decisione arbitrale? È difficile esprimersi a proposito, anche perché la tecnologia esistente in alcune occasioni non è di grande aiuto. E in casi come questi diventa complicato anche per i direttori di gara prendere la decisione giusta. Toccherebbe alla Lega migliorare la qualità delle immagini video a disposizione degli arbitri: ne va della qualità del prodotto hockey. Ma è andata così, non possiamo cambiare le cose e ora dobbiamo solo concentrarci sulla sfida con il Ginevra».
Non è mai bello perdere, ma dai Grigioni – contro una squadra con tanto ritmo nelle gambe dopo la Spengler – il Lugano è comunque tornato con tante certezze: «Possiamo essere fieri dello sforzo che abbiamo fornito a Davos. Sapevamo che sarebbe stato difficile affrontare una squadra reduce dal successo alla Coppa Spengler, ma siamo stati all’altezza e ce la siamo giocata fino in fondo. Alla fine sono stati i piccoli dettagli a fare la differenza, loro sono stati un po’ più concreti di noi sotto porta. Sul ghiaccio delle Vernets dovremo portare quanto di buono fatto nei Grigioni e correggere i piccoli errori che ci hanno penalizzato».
Il Lugano non ha mai cercato scuse, ma è chiaro che sul medio – lungo termine non è evidente scendere sempre in pista con una lunghissima lista di assenti: «Di certo non è una situazione facile da gestire, ma come si dice in questi casi, fa parte del gioco. Purtroppo un giocatore non può decidere quando infortunarsi (sorride, ndr). L’importante è fare in modo di creare il miglior scenario possibile per chi, adesso, è infortunato: vincere il più possibile per permettere a chi rientrerà di non avere troppa pressione addosso. I giovani stanno dimostrando di avere qualità, la squadra dà sempre il massimo e il nostro obiettivo rimane la qualificazione diretta ai playoff. In questo senso la partita con il Ginevra è molto importante, i punti in palio sono pesantissimi. Quando gli infortunati rientreranno, il gruppo potrà approfittare di una nuova dinamica positiva: ora si tratta di stringere i denti e di dare il meglio di noi stessi».
Tra Lugano e Nazionale, Thürkauf ha vissuto una prima parte di stagione particolarmente intensa. Durante la breve pausa natalizia, ha finalmente potuto staccare un po’ e ricaricare le batterie: «Sì, mi ha fatto sicuramente bene fermarmi un attimo, anche se io vado sempre molto volentieri in Nazionale. Ogni tanto, però, è bello anche staccare un po’ la spina. Ho trascorso quattro o cinque giorni tranquilli, in famiglia e con la mia compagna: ne ho approfittato per fare il pieno di energie fisiche e mentali».
I tifosi bianconeri temono di perdere Thürkauf, nella prossima stagione. La NHL potrebbe tornare a bussare alla porta del capitano bianconero, al momento miglior marcatore del campionato con un bottino di 19 reti e 22 assist in 34 partite. «Non è facile dire qualcosa a proposito, in questo momento. La concentrazione in questa stagione è tutta sul Lugano e sul mio ruolo di capitano della squadra. Il pensiero della NHL è sempre nella mente di un giocatore di hockey e credo che sia una cosa normale. Ho già avuto la fortuna di giocare in Nordamerica e di realizzare un sogno (3 partite con Columbus in NHL e 154 in AHL, ndr). Sinceramente non so cosa mi riserverà il futuro: di certo so che voglio aiutare il Lugano a raggiungere i suoi obiettivi, a tornare a vincere dopo tanti anni. Lo meriterebbero i nostri tifosi, il club, la squadra. Per riuscirci c’è tanto lavoro da fare e mi sento molto implicato in questo processo. Ma sinceramente è davvero troppo presto per parlare del mio futuro».
A proposito di tifosi, cosa augura per il nuovo anno al popolo bianconero, il capitano del Lugano? «Ai nostri tifosi auguro di divertirsi ogni volta che vengono a vedere una nostra partita. Apprezzo molto il loro sostegno e li ringrazio. Da parte nostra daremo sempre il massimo per creare delle basi importanti anche per il futuro del club. Per la squadra è fondamentale sentire i tifosi vicini: sono in grado di trasmetterci tanta energia positiva. Siamo reduci da un paio di stagioni con tanti alti e bassi, ma quest’anno si respira un’aria nuova alla Cornèr Arena. Sta rinascendo l’entusiasmo e credo che anche nelle sconfitte i nostri fan – a cominciare dalla Curva Nord – abbiano sempre apprezzato l’impegno profuso. Da parte nostra lavoriamo per rendere la Cornèr Arena sempre più difficile da conquistare, per i nostri avversari».

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