Dopo la vittoria con il Basilea: Renato Steffen a blue Sport: «È il mio nome ad essere trascinato nel fango» | blue News – blue News

Syl Battistuzzi
11.8.2025
Super League | 3° turno | stagione 25/26
10.08.2025
Dopo giorni turbolenti e accuse pesanti, il fuoriclasse del Lugano Renato Steffen si esibisce in una prestazione di spessore nella vittoria per 3:1 contro il Basilea, poi parla a chiare lettere delle voci che lo hanno coinvolto.
Syl Battistuzzi
11.08.2025, 16:29
11.08.2025, 23:49
Syl Battistuzzi
Dopo due sconfitte a inizio stagione in campionato, e la disastrosa sconfitta in Conference League di giovedì, il Lugano si è subito trovato sotto pressione. Il crollo sportivo della squadra ticinese è stato accompagnato da diverse voci negative.
Renato Steffen, uno dei protagonisti della scorsa stagione, mancava dalla rosa per l'importante qualificazione alla Conference League contro il Celje dopo un presunto alterco con Mattia Croci-Torti durante l'allenamento di giovedì scorso.
L'allenatore ha però smentito subito dopo la partita: «Non l'ho messo tra i convocati perché non era al 100% della forma. Per giocare partite come questa bisogna essere al massimo della forma».
Anche lo stesso Steffen, ai microfoni di blue Sport, non ha voluto sapere nulla della presunta lite: «Sì, c'è stato un po' di rumore, ma né più né meno. È già successo centinaia di volte».
Inoltre, sua moglie, Qendresa, è stata insultata e minacciata sui social media. La situazione si è aggravata a tal punto che al figlio Lian (7 anni) non è stato più permesso di frequentare gli allenamenti delle giovanili per motivi di sicurezza.
Il pubblico era curioso di vedere se l'ala sarebbe stata in campo domenica nella partita casalinga contro i campioni del Basilea e come avrebbe affrontato tutto il polverone che lo circondava.
Non è facile quando si parla di Steffen come calciatore, dice lo stesso 33enne a blue Sport. «Ma se le persone intorno a me vengono coinvolte ed emergono storie che vogliono danneggiarmi, allora ho un problema», ha sottolineato al termine della bella vittoria contro la sua ex squadra.
Dice che si è parlato molto all'interno del club e della squadra, ricevendo sostegno. Ma era anche importante aver affrontato le cose che gli davano fastidio.
«Non posso influenzare il resto. Ho sentito il bisogno di chiarire le cose che non andavano. In fin dei conti, è il mio nome che viene trascinato nel fango», ha detto, sottolineando che sono stati superati i limiti.
«Per questo sono felice di averlo dimostrato oggi con questa performance. Mi sono tolto un peso dalle spalle», ammette colui che ha servito il pallone a Papadopoulos per il 2 a 0.
«Posso fare tesoro di questa esperienza. Ma so che posso fare di più», conclude il nazionale svizzero.
Gli occhi sono ancora puntati su di lui, e non sono solo i tifosi del Lugano ad essere impazienti di vedere come si comporterà il loro numero 11 nelle prossime settimane.

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