Aumentano il Ticino e il Po, in crescita anche la portata del reticolo minore. L’Aipo prevede anche esondazioni ma soltanto all’interno delle aree golenali
PAVIA. Il Ticino e il Po sono in piena, vicini al primo grado su tre di allerta e in progressiva crescita. Nelle prossime ore la situazione potrebbe peggiorare. Per questo i fiumi pavesi sono i grandi osservati di questo fine settimana d’autunno. Anche perché oggi pioverà ancora e Aipo, l’autorità di bacino del Po, annuncia proprio per oggi l’ondata di piena del Po, ma anche degli affluenti, come Ticino a Vigevano e Pavia e Sesia in Lomellina. Con il rischio di esondazioni che, fino a ieri sera, era limitato alle aree golenali o di aperta campagna. A Pavia comunque sono state chiuse le ciclabili lungo il Ticino così come gli accessi alle aree lungo il fiume. Anche oggi ci sarà allerta gialla, primo di tre livelli, per la protezione civile: 1.700 volontari sono pronti a intervenire in provincia di Pavia.
Ticino e Po ingrossati
Il Ticino è cresciuto visibilmente, lo si poteva vedere a occhio nudo in città dal ponte Coperto. Ma anche gli indicatori idrometrici di Bereguardo e Vigevano parlano di un livello cresciuto di quasi un metro nelle ultime 48 ore. Il Ticino attraversa la provincia di Pavia da nord a sud, da Vigevano passando per Bereguardo e Pavia fino a sfociare nel Po alla confluenza all’altezza del ponte della Becca. Proprio alla Becca c’è anche uno dei rilevatori del livello del Po. Fino a ieri il Po, pur essendo cresciuto di un metro e mezzo alla Becca, era sotto il primo livello di guardia. Ma il Po aveva superato il primo livello d’allerta a monte rispetto alla provincia di Pavia. In particolare all’idrometro di Montecastello, nell’Alessandrino.
In provincia di Pavia era ancora sotto il primo livello sia nel primo rilevatore seguendo il corso del fiume, quello del ponte della Gerola tra Sannazzaro e Voghera, sia come detto alla Becca e poi anche nell’ultimo rilevamento a Spessa Po. Per oggi è attesa la piena. Conttrolli a Cornale dove c’è un pilone di elettrodotto vicino alle sponde del fiume. «In Piemonte c’è già allerta arancione – spiegava ieri sera una nota dell’Aipo, l’autorità del Po -. A valle si prevede il transito della piena tra questo pomeriggio e domani mattina. Sulla base delle attuali stime, il tratto lombardo-emiliano vedrà nuovi contributi degli affluenti a seguito delle precipitazioni previste per la giornata di sabato, che potranno incrementare ulteriormente i livelli attesi nel tratto medio e terminale del Po nelle prossime 24-36 ore. Le aree golenali possono essere interessate dall’onda di piena. Serve prudenza nell’avvicinarsi al fiume e nelle aree golenali».
Attenzione a fiumi lomellini
In Lomellina sono sorvegliati speciali il torrente Agogna e il fiume Sesia, proprio quest’ultimo ieri a Palestro aveva già superato il primo grado d’allerta, in campo la protezione civile di Palestro. Nella bassa Lomellina volontari del Glpi coordinati da Gianpiero Magnani attivi tra Mezzana Bigli e Sannazzaro dove, alla piena del Po, si aggiungono le acque degli affluenti Agogna e Scrivia. Controlli anche dalla protezione civile di Lomello diretta da Gabriele Moro sul corso dell’Agogna, in particolare nell’area dietro il cimitero di Lomello. Controllato anche il Terdoppio tra Pieve Albignola e Zinasco dove è uscito nei campi.
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